mercoledì 12 marzo 2014
Messa a punto
Dopo essere tornati dal ns. primo giro in bicicletta è venuto il momento dei bilanci, per evitare di rifare gli errori commessi, per risolvere i problemi che si sono presentati, per affrontare la prossima avventura più pronti.
La prima cosa sostituita è stato il cerchione posteriore ceduto già nel corso delle ultime giornate della prima escursione, del resto parecchi anni di onorato servizio sui durissimi sentieri del Carso lo avevano sottoposto evidentemente a sollecitazioni eccessive.
A quel punto la sostituzione dell'anteriore mi è sembrata naturale, anche se in realtà le sollecitazioni tra anteriore e posteriore sono molto differenti, non è assolutamente divertente farsi male o avere fastidi per aver trascurato una cosa del genere.
Dopo le tristi e parecchio fastidiose peripezie patite a causa del portapacchi sospeso al tubo reggisella siamo corsi ai ripari.
Contattato un mago della metallurgia mi sono fatto plasmare due sostegni dal pieno per scaricare il peso del bagaglio (e dei sostegni!!!) nella zona dei forcellini posteriori e in modo da evitare gli sforzi di flessione che avevano causato il cedimento del sottile alluminio del primo incauto e mal consigliato acquisto.
E' stato pure necessario sostituire il tubo reggisella perchè si era leggermente piegato a causa del portapacchi (chi lo conosce lo evita!!!).
Presa anche la borsa rigida per il manubrio che mi aveva fatto desistere al momento degli acquisti per il primo viaggio a causa del costo irragionevole, ma della quale non ho potuto fare a meno per tutto il tempo, sostituendola con una serie di palliativi tanto imbarazzanti quanto scomodi e poco pratici.
Altra nota poco soddisfacente sono stati i freni.
Sulla mia vecchia mtb c'erano degli splendidi cantilever di alta gamma dotati di pastiglie di altrettanto alta gamma, ma la frenata comunque lasciava desiderare.
Chiaro che così la gioia di una discesa da un passo, guadagnato con tanta difficoltà, tende a essere piuttosto mitigata dall'apprensione che si prova nell'affrontare ogni curva: sostituiti quindi i cantilever con dei V-brake non di ultima generazione ma comunque piuttosto efficaci.
Visto il diverso sforzo necessario per la loro attuazione è stato neccesario sostituire anche le relative leve al manubrio.
Ultimi pezzi acquistatì sono stati una luce posteriore per il portapacchi e un cavalletto di brutto aspetto e di scarsa consistenza, che spero sinceramente non mi deluda, del resto non è che nei nostri negozi di bici ci sia proprio tutta questa scelta sugli accessori per il cicloturismo...
A dire la verità, mi sono preso anche un super ciclocomputer, dotato di cardiofrequenzimetro, che soddisfa il bambino che c'è in me e riempe il mio PC di dati e grafici senza alcuna utilità pratica ma che mi fanno tanto sentire un ciclista serio.
Ovviamente sarebbe stato meno dispendioso comprarsi un'ammiraglia per il cicloturismo di qualche marca famosa...ma volete mettere!
Stò chiaramente scherzando, però è meglio non lesinare sugli acquisti perchè contrattempi ridicoli a casa nostra, possono essere particolarmente fastidiosi in giro per il mondo.
A proposito di non lesinare sui prodotti che andiamo a scegliere, possiamo iniziare a parlare delle modifiche apportate alla bici di Ilaria: praticamente nessuna!
Abbiamo solamente sostituito la sella la cui copertura sintetica iniziava a creparsi rompendosi in qualche punto, creando così fastidi durante la pedalata.
La sella, le scarpe e il manubrio sono i punti tramite i quali il nostro corpo entra in contatto con il mezzo meccanico e dove, di conseguenza, si presentano i principali problemi di adattamento.
Una felice scelta di tali accessori può condizionare in bene o in male l'esito di una pedalata, immaginatevi di un tour di più giorni!!!
Anche sulla sua bici abbiamo montato il triste cavaletto più per disperazione che per convinzione.
Adesso non resta che mettere alla prova tutti questi investimenti e verificare la loro funzionalità!
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