mercoledì 7 ottobre 2015

12 Aprile 2015 Randonnée della giulia

Il tempo trascorso a seguire le randonnée, dalle più semplici (corte), fino alle più complesse (lunghe) come la Transcontinental Race o il giro del mondo, passando per le più classiche come la Parigi-Brest-Parigi, mi ha fatto venire la voglia di provare l'ebbrezza della partecipazione.
Certo, il fatto di averne una che parte da casa, è stato un elemento determinante per la decisione presa.
L'approccio mentale è stato quello della gita, seguendo il motto dei randonneur, né forte né piano, ma sempre lontano.
Il fatto di trovarsi, subito dopo il via, a 45 km/h, in un gruppo di ciclisti intenti a guadagnare posizioni, mi ha fatto capire come la mia idea di randonnée fosse poco condivisa.
Non preoccupandomi particolarmente di ciò, dopo aver lasciato sfilare il gruppo degli "agonisti", ho continuato la mia gita, ad un ritmo un po' più sostenuto del solito, ma cercando comunque di godere delle bellezze che la splendida giornata offriva.
L'insegnamento tratto da questa manifestazione è stato che i percorsi delle randonnée vengono segnati con frecce dipinte sull'asfalto, per cui si possono seguire, lontani dalla calca e dalla foga agonistica, per esplorare posti sconosciuti


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