Il percorso scelto passando per Cividale, sempre interessante da vedere, continua per la valle del Natisone fino allo sconfinamento in Slovenia, verso Kobarid e da qui raggiunge Bovec, località scelta per il pernottamento.
La pianura, visto il caldo, notevole per il periodo, e il vento contrario, non è stata entusiasmante, molto più bello il percorso dopo il passaggio del confine, dove il bosco ha portato un po' di ombra, e con questa protezione dalle ingiurie inclementi del sole.
Visto il periodo e il relativo scarso traffico ho potuto apprezzare Kobarid e la strada lungo l'Isonzo fino a Bovec.
Il giorno successivo, svegliatomi presto, sono partito subito alla volta della val Trenta, spettacolare sotto molteplici punti di vista, con ampi scorci sulle limpide acque dell'Isonzo e sui monti svettanti che la racchiudono.
La salita del passo è stata dura come previsto, mentre nella discesa verso Kranjska Gora ho trovato il fondo particolarmente infido, specie nei tornanti, con un pavè piuttosto rovinato.
A Kraniska Gora ho fatto la spesa nell'ormai solito market e sono ripartito alla volta di casa, lungo la ciclabile Alpe Adria.
Come sempre la fortuna aiuta gli audaci e così, arrivato nella pianura friulana, ho scoperto che anche oggi il vento era contrario...
Ombra! |
Cividale |
In Slovenia inizia la (brevissima) ciclabile |
Kobarid |
Il cinquantesimo tornante! |
Il primo tornante |
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