18 Luglio
2017
La nostra
strada per Livigno passa per il Tonale e per il Gavia, monumento del
ciclismo su strada...per modo di dire, ripida, tortuosa, stretta, per
lunghi tratti solo 2,5 metri di larghezza, senza protezioni e con un
fondo dissestato...forse avrei fatto meno fatica a salire in bici!!!
Passata una
galleria appare il lato oscuro della bici elettrica...batteria
scarica e salita dura! La ragazza che sta spingendo però l'ha presa
bene anche se manca parecchia strada per arrivare ai 2600 metri del
passo...
Arrivati a
Livigno troviamo una leggera pioggerellina, 15° e il gasolio a 0,8
€, non male!
Ci sono
anche lati negativi: i negozi chiudono alle 19.30 e i ristoranti alle
22, che differenza con i luoghi turistici...
19 Luglio
2017
Sole con
qualche nuvola, temperatura attorno ai 20°: finalmente un po' di
refrigerio in questa torrida estate calda
Oggi
andiamo per la prima volta in un bike park, anche se un pezzetto di
pista l'avevamo già fatta a Maribor, con poca soddisfazione a dire
il vero
Qui però
il genio di Hans Rey, leggenda della mountain bike, e di qualche
scaltro imprenditore locale, hanno creato sul lato meno ripido della
valle una serie di tracciati flow, senza particolari difficoltà,
puro divertimento, per tutta la famiglia...o almeno così dicono!
Il
Carosello 3000 è quindi il regno del flow mentre dall'altra parte
della valle c'è il Mottolino, bike park per i più spericolati, con
salti, radici, rock garden, passerelle in legno e tutto quanto pompi
adrenalina nelle vene dei e delle (tante) bikers
Quest'ann0
stanno rifacendo completamente l'impianto principale del Carosello
3000, con la costruzione di nuove stazioni, per cui non si potrà
sfruttare al 100% il comprensorio, probabilmente a noi basterà lo
stesso...
Le opzioni
di acquisto sono molteplici: singola corsa, giornaliero, 3-5-7
giorni, consecutivi o non consecutivi, un bike park, tutti e due, etc
etc
Sborsiamo
la grana, ci facciamo fare la foto per la tessera personale e, per
non sbagliare, saliamo fin dove arrivano gli impianti e iniziamo a
scendere...non c'è tanta gente e il percorso è tutto una parabolica
e un dosso, da raccordare in modo da pedalare il meno possibile e,
per quelli capaci, fare anche dei bei salti...
Il fondo è
buono, con tanta aderenza, però le paraboliche sono ostiche e
facciamo parecchia fatica a gestire la bici stando troppo attaccati
ai freni, le gambe vanno velocemente in sofferenza a causa della
posizione...chi ha detto che in discesa non si fa fatica!!!
Dopo
qualche sosta arriviamo alla Costaccia, stazione di arrivo della
cabinovia e partenza della successiva seggiovia, nonché
bar/ristorante e principale rifugio del comprensorio fino alla
rimessa in servizio della stazione principale
Dalla
Costaccia parte la Roller Coaster, nome evocativo, che ci mette in
difficoltà in parecchi passaggi...evidentemente le piste sono per
tanti ma non proprio per tutti!!!
Risaliamo
fino in cima fin troppo velocemente, le gambe non hanno il tempo di
riprendersi che siamo già di nuovo in discesa, stavolta prendiamo la
S-way, verso la Blesaccia, la seggiovia sostitutiva dell'impianto
principale, arriviamo su, parecchio su e il panorama si apre a 360°
sulle giogaie delle Alpi, la in fondo sembra esserci il Cervino,
forse è solo la mancanza di ossigeno...
Qui tocca
fare qualche salita, talvolta ripida, con dei tratti difficilmente
pedalabili e partiamo per la nostra prima Coast to Coast completa
tornando così alla Costaccia, risaliamo, iniziando a prenderci gusto
ad evitare la perdita di tempo delle lunghe salite, e di nuovo alla
Blesaccia, questa volta prendiamo l'H-dream e poi la Blueberry line,
una serie infinita di paraboliche e dossi, con la mitica parabolica a
360° che ovviamente non riusciamo a fare poiché bisogna entrare
molto più decisi di quanto fatto da noi!
Ci fermiamo
a mangiare al Cip Ciop guardando i camion salire per la ripida
sterrata con gli enormi tralicci della nuova funivia, complimenti
agli autisti!
Finito di
mangiare ci facciamo i saliscendi del Troi da li Tea e arriviamo alla
stazione intermedia pronti a risalire nuovamente
Le gambe
sono stanche ma i percorsi iniziano a sembrare più semplici, anche
l'ultimo Roller Coaster ci impensierisce molto meno
Iniziando a
conoscere i percorsi, migliorando la tecnica ad ogni discesa,
schivando le mucche che si trovano sul percorso o, come spettatrici,
nell'ansa di qualche parabolica, le cose si fanno più
interessanti...
Il
temporale serale imbianca i monti e blocca la strada del passo del
Gallo con delle grosse frane...qui l'estate è diversa!
20 Luglio
2017
Oggi
pioggia e schiarite, temperatura fresca e gambe che si fanno sentire
piuttosto intensamente: per fare così tanta discesa bisogna essere
allenati in modo specifico!
Andiamo a
fare un po' di shopping e facciamo una gitarella alla Forcola di Livigno,
seguendo prima la ciclabile lungo la valle e poi salendo in mezzo ai
prati, guadando qualche rivolo d'acqua e arrivando al ripido e
stretto sentiero finale che saliamo un po' pedalando e un po'
spingendo, finalmente la Svizzera!
Al ritorno
andiamo fino al lungo lago, ritiratosi ampiamente lasciando dei bei
prati al posto dell'acqua su di un'ampia superficie
Un altro
forte temporale allieta la serata
21 Luglio
2017
Oggi
torniamo al Carosello 3000 nonostante il dolore alle gambe e la
pioggia che scende a tratti, anzi approfittiamo dei periodi di
pioggia per delle soste “tecniche” alla Costaccia dove si mangia
bene
Consigliamo
di entrare ed andare al ristorante anche nei giorni di sole perché
Renato, con la sua incredibile simpatia e i suoi utili consigli, vi
offrirà un pranzo da ricordare...
Nonostante
le gambe doloranti riusciamo a raccordare più tracciati, senza
pause...non male!
Iniziamo a
diventare bravini anche a schivare le mucche...anche quelle che si
grattano il collo sul bordo superiore della parabolica!?!!
Prendiamo
la Blesaccia con l'idea di rifare la Blueberry ma arrivati al bivio
vediamo provenire da quella parte un brutto temporale, decidiamo
quindi di procedere velocemente verso la Costaccia e scendere poi per
la strada sterrata in modo da evitare la pioggia, cosa che ci riesce
e lasciamo quindi sfogare il temporale nel nostro appartamento
Finito il
temporale usciamo a fare un altro giro per negozi...
Non siamo
riusciti a visitare tutti i negozi di bici di Livigno, fornitissimi,
con un esposizione di biciclette di tutti i prezzi, cosa mai vista da
noi, bici da 8000 € e più da poter toccare e provare...roba da
fiera del ciclo!
A cena ci
attendono i pizzoccheri di solo grano saraceno, fatti alla vecchia
maniera, che si trovano, solo su ordinazione, al Gufo,
pizzeria/pizzoccheria da provare assolutamente per la filosofia
culinaria che la contraddistingue!
22 Luglio
2017
Nuvole e
sole, temperatura fresca, torniamo al Carosello 3000!
Alla
Costaccia c'è il baracchino, con tanto di musica, del TuttiFrutti,
percorso ideato/pubblicizzato da Hans Rey e Brian Lopes, altro
monumento della mountain bike, che unisce le varie tracce del
Carosello con l'escursione al Madonon e in val Fedeira, da fare in
giornata, accompagnati da una guida locale per l'incredibile prezzo
di 5 € al mattino e altrettanti per il pomeriggio o 9 € per
entrambe le sessioni...
Paghiamo i
9 € a Billy, guida di mtb e trail builder delle tracce del
Carosello tra cui la nuova Enduro, non ancora aperta
Veniamo
affidati a Adam che ci informa del problemino tecnico avuto dalla
Blesaccia, “fulminata” durante il temporale di ieri...ci toccherà
quindi pedalare di più in salita!
Il
programma del TuttiFrutti è piuttosto elastico per cui, dopo una
Roller Coaster di riscaldamento decidiamo di andare al Madonon per
poi scendere per la val Fedeira
Finita la
risalita meccanica si inizia a pedalare su per la Coast to Coast,
cosa non semplice viste le rampe e le paraboliche da “scalare”
nonché l'altitudine che si fa sentire, siamo costretti quindi a
scendere nei passaggi più ripidi che immancabilmente Adam supera
pedalando mentre parla al telefono...probabilmente dipende dalla
bici...o dal telefono!!!!
Queste
scene si ripeteranno fino al Madonon, col sentiero finale piuttosto
esposto e abbastanza ripido, la fatica viene comunque ripagata dalla
vista che si gode da lassù!
Scendiamo e
imbocchiamo il trail della Val Fedeira, non semplicissimo, esposto,
stretto, segnato dal ruscellamento, ma le dritte di Adam e i due
giorni di bike park hanno migliorato la nostra guida, permettendoci
così una discesa divertente, che è poi lo scopo della bici:
DIVERTIRSI!
Arrivati
alla stazione della cabinovia Adam ci saluta e noi risaliamo per
andare a mangiare alla Costaccia ed essere pronti per il giro
pomeridiano
A guidarci
nel giro del pomeriggio c'è Manuel e con noi ci sarà un gruppetto
di enduristi milanesi, più o meno della nostra età, che ci faranno
divertire tutto il pomeriggio e che dovranno attenderci a ogni
sosta...probabilmente dipende dalla bici...sicuramente non dal
telefono!!!!
Nel Roller
Coaster di riscaldamento ci accompagna anche Billy, che affronta il
tracciato con una naturalezza disarmante, noi siamo sempre in fondo
ma iniziamo a divertici...talvolta pure troppo, rischiando
qualcosina...
Risaliamo
per andare a provare l'Enduro, traccia che sarà aperta a breve
Molto più
difficile di tutte le altre tracce, con un fondo meno battuto,
passaggi più complicati, tant'è che scendiamo a piedi in 3
punti...prima di questa vacanza chissà quanti sarebbero stati?!??
Passiamo
alla Blueberry e scendiamo in paese, vicino alla stazione principale
fuori servizio, e ci tocca attraversare tutto il paese, sicuramente
il “passaggio” più difficile della giornata, anche perché c'è
la StraLivigno, gara podistica molto frequentata
Risaliamo e
facciamo le ultime discese in compagnia anche di Billy che ci porta
per alcune scorciatoie nel bosco...l'utilità di una guida locale è
ovvia e a 9 € è regalata!!!!
Alla fine è
stata la giornata più divertente, per la compagnia, per le dritte
ricevute, per come abbiamo affrontato i percorsi...questo bike park
inizia a piacerci!
Alla sera è
d'obbligo passare alla gelateria TuttiFrutti per finire la giornata
in tema!
23 Luglio
2017
Oggi,
domenica, andiamo in val delle Mine e, già che ci siamo, sfruttiamo
l'impianto del Mottolino per evitare la prima salita
Il quarto
d'ora e più di fila che ci tocca per salire sulla cabinovia, ci
permette di dare un'occhiata al variegato mondo dei e delle
downhiller e dei relativi look che li caratterizzano, dalla camicia a
scacchi da boscaiolo canadese all'armatura completa tipo motocross,
giovani, vecchi, bambini, con la pancia, con la sigaretta, con la
birretta...
Sicuramente
quello che ci stupisce di più e lo scricciolo di 6-7 anni, con la
sua bardatura e il suo bel casco integrale che, assieme al suo papà
si prepara ad un altro giro sul bike park che tanta ansia ci
incute...probabilmente dipende dalla bici...
Fila e
scomodità di salita ci fanno rimpiangere il Carosello 3000!
Arrivati al
Meating Point passiamo il cancello di ingresso al parco per girare a
sinistra, in salita, per un chilometro ed arrivare così all'inizio
di un altro Flow Trail, anche questo ideato da Hans Rey, molto
scassato e poco divertente
Il sentiero
continua su è giù con tratti ripidi e piuttosto esposti, non sempre
pedalabili
Arrivati
alla carrareccia della val delle Mine si continua in salita per la
malga, che raggiungiamo ad un ora più da merenda che da pranzo,
quindi passiamo il ponte e continuiamo a pedalare sull'altro versante
della valle, con un percorso più divertente, che diventa poi molto
ripido e con curve a gomito prima di un area picnic nella valle di
Livigno
Essendo
domenica c'è molta gente a prepararsi per il picnic, noi continuiamo
per il sentiero che, proseguendo a mezza costa, con un continuo
saliscendi, quasi sempre nel bosco e con vista sul paese, ci porta al
Larix park, un adventure park che sembra molto interessante da
provare, per tornare poi a Livigno su asfalto
Probabilmente
qui mancano percorsi di media lunghezza con salite abbordabili, cosa
che crea un ottimo background per le bici elettriche, sia come
ausilio per le salite molto ripide sia per poter affrontare i
percorsi più lunghi
Sfruttiamo
il pomeriggio soleggiato per un escursione lungo il paese, che è una
gran bella camminata...
24 Luglio
2017
Tra una
pioggia e l'altra risaliamo la val Fedeira fino alla malga dove ci
fermiamo a mangiare dei dolci spaziali in attesa che la pioggia
diminuisca per poter almeno tornare a casa, visto che il progetto di
raggiungere il Carosello da questa parte è sfumato!
La val
Fedeira è il regno delle marmotte, non ne avevamo mai viste tante,
probabilmente anche perché oggi, vista la poggia, non c'è nessuno
in giro
25 Luglio
2017
Il rientro
parte subito bene con il pieno di gasolio a 0,8 €!!!
Saliamo
alla Forcola per iniziare la lunga discesa che ci riporterà in
Italia a Tirano, da qui affrontiamo l'Aprica e, come all'andata, il
Tonale, perché le previsioni meteo davano, come poi è successo,
neve sullo Stelvio...
Dopo questa
scorpacciata di passi monumento del ciclismo in macchina bisognerà
tornare ad affrontarli in bici...
Per
divertirsi in bike park bisogna avere sufficiente tecnica per poter
affrontare i percorsi senza patemi
La
bicicletta aiuta molto, abbiamo visto bici front e anche bici rigide
scendere, ma a quel punto diventa più un impresa che un
divertimento...
Abbiamo
anche visto qualcuno, illuso dalle sirene di un bike park per tutta
la famiglia, stanco dell'impresa, scendere in cabinovia!
La tecnica
che si acquisisce migliora le capacità di gestione della bici in
ogni frangente, anche su strada
Le guide
usano bici da enduro, leggere, coi pedali con gli attacchi per
affrontare anche le ripide salite e divertirsi in discesa, ecco come
mai l'enduro è il settore di mercato della mountain bike con il più
grande sviluppo in questo momento, si riesce a salire e ci si diverte
in discesa!!!
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