19 Giugno 2017
Arriviamo a Split attorno alle 14, dopo
un lungo e caldo viaggio in macchina, posteggiamo, scarichiamo le
bici, prepariamo i bagagli, memorizziamo il punto sul GPS e partiamo
alla volta del porto
In pochi minuti ci troviamo a fare la
fila per acquistare i biglietti per Lastovo, in un affollatissimo
terminal traghetti, e siamo solo a giugno...
Fatto ciò possiamo dedicarci al
pranzo, in uno dei tanti ristorantini all'ombra dell'incredibile
palazzo di Diocleziano, che stupisce sempre per il mix architettonico
che lo caratterizza, risultato del suo riuso e relative manomissioni
subite nel corso dei secoli
Restiamo stupiti pure dalla folla di
turisti e dalla presenza di 2 centurioni da selfie... quindi non sono
un'esclusiva del Colosseo...
Sul traghetto siamo solo in 4 ciclisti,
strano perché giugno dovrebbe essere il mese ideale per girare le
isole in bicicletta...o forse ci stiamo sbagliando?!??
4 ore e mezza di traghetto non passano
proprio velocissime anche se la rotta del traghetto passa per alcune
delle nostre mete dei prossimi giorni, Hvar e Vela Luka
La maggior parte dei passeggeri scende
a Vela Luka, lasciandoci veramente in pochi nell'ultima parte del
viaggio verso Ubli porto di arrivo, dove attracchiamo attorno alle 22
Accendiamo le luci e andiamo alla
ricerca dell'App Bruna, nostro alloggio per le prossime 2 notti, a
Pasadur, a 3 chilometri da Ubli
La tortuosità della strada e
l'illuminazione inesistente ci fanno apprezzare la potenza delle
nostre luci
La mancanza di insegne ci fa perdere
tempo, consentendo a nugoli di zanzare di banchettare a ogni sosta
Una bella doccia ci rilassa dopo la
lunga e torrida giornata di viaggio, domani è un altro giorno e
avremo il tempo di vedere dove siamo finiti...
Vis dal traghetto |
20 Giugno 2017
Alla mattina il sole splende e la vista
dalla terrazza della nostra camera si apre su di un mare dalle
tonalità dal verde smeraldo al blu intenso, non male come inizio
La colazione è buona e abbondante,
peccato doverla dividere con uno sciame di vespe affamate...
La nostra ospite oltre a interessanti
indicazioni ci da anche una cartina dalla simpatica grafica con i
vari percorsi ciclistici
La prima scorciatoia del mio GPS Garmin
ci porta ad affrontare una strada forestale senza grosse difficoltà
che ci risparmia un bel pezzo di asfalto, che incontriamo ormai a
mezza costa
Poco prima di terminare la salita,
incrociamo la discarica/inceneritore all'aperto dell'isola, seguita
da un punto panoramico, abbinamento spaziale particolare...misteri
turistici...
Giunti in vista di Lastovo ci colpisce
il suo sviluppo verticale, lungo il fianco di una collina che
stranamente non da sul mare ma verso l'interno dell'isola, sormontato
dal castello, ora stazione meteorologica, con un dedalo intricato di
viuzze e vecchie case
Un vecchio pseudo centro commerciale
sulla “strada principale” sembra l'unico insieme di negozi del
luogo, poco più avanti, su di una bancarella, 3 pescatori vendono
manate di pesce appena pescato, indubbiamente il turismo di massa non
ha ancora lasciato il segno
Una caratteristica tipica di Lastovo
sono i camini, costruiti in modo originale, diversi uno dall'altro,
comunque riconoscibili come locali, riproposti nello stesso stile,
riletto in chiave moderna, negli edifici più recenti
In base alle indicazioni ricevute ci
rechiamo a Barje, un accesso al mare ripido e sassoso, cosa che
suggerirebbe l'abbandono delle biciclette dove il sentiero è ancora
pedalabile... ovviamente non ci fermiamo col risultato di doverle poi
spingere al ritorno!!!!
Il mare mantiene tonalità cromatiche
spettacolari ma non riusciamo a trovare un posto per poterci
distendere comodamente, decidiamo quindi di proseguire col giro
dell'isola, puntando verso il golfo di Porto Rus, passando per il
caldo interno fino ad arrivare ad una bella salita (8%) seguita dalla
altrettanto bella discesa (9%) verso il golfo, che affronteremo
naturalmente in senso opposto al ritorno
Alla fine della discesa c'è un
incrocio con la strada che porta al bel faro a sinistra e quella che
continua dritta per il Ristorante/Albergo/Marina Porto Rosso, dove
andiamo a mangiare e che propone il semifreddo di fichi e noci tra
la ricca scelta di dessert, ciliegina sulla torta di un buon pasto
Lo spettacolo offerto dalle manovre
degli improvvisati skipper che charterizzano barche per le vacanze
senza avere la pratica necessaria per poterlo fare ci allieta il
pranzo
Sulla spiaggia del ristorante ci sono
una trentina di ciclisti, cosa che ci stupisce anche perché è la
massima folla che abbiamo visto fino adesso sull'isola!!!!
Finito di mangiare continuiamo lungo la
strada che poi diventa sterrata, nemmeno tanto semplice e inizia
anche a salire, non troviamo accessi al mare ne il campeggio segnato
sulla cartina, decidiamo quindi di tornare fino all'incrocio con la
strada del faro per andare a una spiaggia li vicino
Verso le 6 arriva il momento della
salita al 9%, finita la quale prendiamo la sterrata che parte a
sinistra, evitandoci di rifare mezzo giro dell'isola e che sembra
salire dolcemente, ovviamente non è così e ben presto la pendenza
inizia ad aumentare e il fondo di pietre smosse rende prima difficile
e poi impossibile la pedalata, bisogna di nuovo
spingere...(hike-a-bike...sembra meno faticoso!!!)
La vista sul mare sottostante col sole
che sta calando è spettacolare!
Dopo “troppo” tempo arriviamo in
vista del “passo” e si può tornare finalmente in sella
Non si tratta in realtà di un passo,
anche se siamo a quasi 500 metri di altezza, ma di una biforcazione,
sulla quale staziona un pompiere per controllare gli incendi, data la
visione di tutta l'isola
Proseguiamo e arriviamo alla strada che
porta all'elisuperficie, fortunatamente asfaltata, vista la pendenza
e la mancanza di protezioni
Arriviamo velocemente a Ubli, un set da
guerra fredda, con gli alloggi della vecchia base militare a
caratterizzare pesantemente il luogo
Percorrere la strada per Pasadur con la
luce del giorno ci fa apprezzare la bellezza selvaggia del posto
La scelta dove cenare è limitata e i
prezzi non si possono proprio dire economici
Lastovo è stata una base militare fino
a poco tempo fa, circondata da un mare favoloso ma poco accessibile,
non offre molti dei servizi turistici a cui purtroppo ci siamo
abituati per cui, per goderne a pieno la selvaggia bellezza, bisogna
sapersi adattare
21 Giugno 2017
Primo giorno d'ESTATE!
Giornata mondiale dello Yoga!
...tutte cose che non hanno influenzato
minimamente la presenza di vespe alla nostra colazione!!!
Le calette attorno a Pasadur sono
facilmente accessibili e sono dotate della stessa favolosa varietà
cromatica del resto dell'isola, peccato non aver avuto il tempo per
goderne...
Non si può certo dire che all'imbarco
del traghetto di Ubli ci sia la stessa confusione incontrata a Split,
ci troviamo in compagnia di un camion, 4-5 macchine, 3 moto ed un
altro ciclista!
Arrivati a Vela Luka, sull'isola di
Korcula, torniamo nel presente: macchine, bar, negozi, ristoranti,
gelaterie, turisti, confusione...si tratta sempre di un piccolo paese
ma è molto diverso da Lastovo o Ubli!
Mangiamo qualcosa e partiamo alla volta
del promontorio a nord ovest di Vela Luka, anche qui gli scorci sul
mare sono incredibili ma c'è una pesante edificazione di lusso a
fini turistici a sostituire le vecchie case contadine...evidentemente
non siamo gli unici estimatori di questo scenario paradisiaco!
Speriamo prima o poi facciano anche le
strade!
La sera c'è tanta gente in giro, in
porto sono attraccati uno sull'altro 4 barconi per crociere di lusso
di oltre 50 metri che diffondono musica per tutto il porto...inutile
avere i soldi se non li si possono esibire!
Si vede il fondo del mare anche di
notte, alla faccia dell'acqua trasparente!
22 Giugno 2017
Oggi abbiamo in programma la prima
pedalata impegnativa di questa vacanza che ci porterà da Vela Luka a
Korcula
Cerchiamo di partire presto per evitare
il caldo del pomeriggio anche se i 32° del mattino non ci lasciano
del tutto indifferenti!
Il navigatore Garmin ci fa divertire
anche oggi a causa del settaggio che gli consente di prendere in
considerazione anche strade sterrate; su di un isola dove le strade
principali non si possono certo dire trafficate, ci troviamo su di
una strada parecchio secondaria e ci suggerisce di prendere una
sterrata...a prima vista sembrerebbe essere un alternativa
interessante, questo fino a quando la traccia nel mondo reale finisce
in un prato di cespugli spinosi...è incredibile come una donna possa
trovare poco divertente questo genere di svago...seguiamo la traccia
virtuale e, sanguinanti, ritroviamo l'asfalto
Raggiungiamo Blato il cui centro è
interessante, con un particolare viale alberato, mentre la parte
periferica sembra in abbandono
Decidiamo di raggiungere Smokvica per
le colline, scelta abbastanza interessante anche se non regala la
vista del mare e c'è parecchia salita da fare...
Incontriamo in senso opposto alcuni
ciclisti, che fanno parte di un viaggio organizzato con macchina al
seguito, c'è poco da dire, salite al 8-9%, affrontate coi bagagli e
temperature attorno ai 35° fanno sorgere a tutti il desiderio di
bici leggere, bibite ghiacciate etc etc
Fortunatamente ci sono anche delle
belle ma troppo corte discese, dei pezzi di bosco ombroso e qua e la
si torna anche a vedere il mare
Dopo un lungo susseguirsi di lunghe
salite e brevi discese arriviamo a Korcula, splendido paese in stile
veneziano
La differenza di confusione vissuta tra
Lastovo e Vela Luka si ripropone tra quest'ultima e Korkula, invasa
dal turista straniero, locali e ristoranti sono presi d'assalto ed è
difficile farsi strada per le strette vie del centro
Riusciamo comunque a trovare uno spazio
decoroso dove stendere i nostri teli da mare, in una sorta di
spiaggia comunale, piuttosto frequentata, a fianco della piscina e
della marina, per cui possiamo godere dello spettacolo delle manovre
dei grossi cabinati che la riempono
Korcula si dimostra sicuramente più
mondana delle località visitate in precedenza
23 Giugno 2017
Oggi giornata balneare con esplorazione
prima verso nord ovest e cioè Kneza, sulla strada per il quale
vediamo grossi investimenti edili con case turistiche futuristiche e
di gran lusso senza però adeguare tutto il resto...solo i prezzi nei
locali sembrano essersi adeguati ai ricconi che un giorno verranno in
vacanza qui invece di andare a Saint Tropez o Portofino
A parte le case da ricchi non c'è un
granché da vedere, inoltre soffia un fastidioso vento, per cui
decidiamo di andare direttamente a Lumbarda, a sud di Korcula,
spiaggia di sabbia, con un bel baretto, musica, noleggio SUP, canoa,
ombrellone e lettino da spiaggia per pochi euro: il sogno del turista
balneare
Nel parcheggio ci sono una cinquantina
di bici a pedalata assistita, tutte uguali e tutte quindi con la
targhetta del temporaneo utilizzatore, altra declinazione dei viaggi
in bici organizzati
Come sempre cercare di togliere la
sabbia da tutti i posti in cui si è infilata porta via del tempo, e
non riesce mai fino in fondo
La serata è molto meno affollata
rispetto a ieri consentendoci così di girare Korcula con molta più
tranquillità
24 Giugno 2017
Oggi ci trasferiamo sull'isola di Hvar,
partiamo col traghetto delle 9 da Domince e lasciamo Orebic circa
alle 9.30, la salita non è terribile ma è molto trafficata, per
fortuna non è molto lunga e presto iniziamo la discesa verso Trpanj,
dove arriviamo con un discreto anticipo che ci permette di andare a
bere qualcosa al bar cercando un po' di refrigerio dal solito
insolito caldo
Trpanj |
Da Trpanj il traghetto ci porta a
Ploce, porto industriale a tutto tondo: petrolio, carbone, container,
etc, non si fanno mancare niente!
Arriviamo all'ora di pranzo quindi ci
fermiamo a mangiare per evitare di pedalare nelle ore più
calde...sembra di essere al ristorante della sauna! O nella
sauna...?!??
La Magistrala è molto più trafficata
rispetto alle strade delle isole e, ovviamente, non c'è un metro di
pianura
Arriviamo a Drvenik attorno alle 15,
piuttosto assetati, andiamo a fare il biglietto per Sucuraj e vediamo
che stanno caricando velocemente un mini traghetto, fuori orario,
andiamo a vedere e siamo i penultimi a salire a bordo con 45 minuti
di anticipo rispetto all'orario previsto
Andiamo alla ricerca del bar per
toglierci la sete dopo la biciclettata sulla Magistrala, per scoprire
amaramente che il mini traghetto ne è sprovvisto come del resto di
locali con l'aria condizionata!!!!
Sul mini traghetto, se cerchi
refrigerio, stai fresco!!!!
Arrivati a Sucuraj la nostra ospite,
Ida, per prima cosa ci offre, fortunatamente, da bere, nonché fichi
e scorze d'arancia candite di casa, un benvenuto mai così
apprezzato!
La sera ceniamo in uno dei pochi locali
che ci sono, apprezzando la calma del luogo dopo la confusione di
Korcula
Oggi il caldo si è fatto sentire
parecchio e le previsioni meteo danno caldo torrido anche per la
giornata di domani, con la tappa più lunga della vacanza, che ci
porterà fino a Hvar
25 Giugno 2017
Andiamo a fare colazione in paese e
oggi farà caldo, molto caldo!
Partiamo e per fortuna la salita non è
tremenda, il traffico è legato agli arrivi dei traghetti per cui
concentrato in brevi periodi, si passa per qualche sparuto campo di
lavanda, si vedono dei bei scorci di mare e la strada è nettamente
meglio dell'ultima volta che siamo passati di qua, per cui arriviamo
a Jelsa stanchi ma non stremati, nonostante la temperatura!
Ripartire dopo il buon pranzo e i molti
litri di acqua, comunque insufficienti alla reidratazione, è
parecchio arduo, e i falsopiani che portano a Starigrad non aiutano
A Starigrad inizia la salita con tratti
al 10% che porta al tunnel per il versante meridionale dell'isola e
Hvar
Anche oggi il mix caldo, bagagli e
pendenza non ci fa divertire, se poi, terminata la salitae arrivati
all'imbocco del tunnel, si scopre che è vietato il transito alle
bici, le imprecazioni sono d'obbligo
Dopo averlo passato siamo d'accordo che
farlo è piuttosto pericoloso, vista la larghezza limitata e
l'impossibilità di sorpassare le bici in caso di traffico in
entrambi i sensi, per nostra fortuna non abbiamo praticamente
incontrato traffico
Ovviamente per andare a prendere il
traghetto a Starigrad bisognerà passare per la vecchia strada che
scavalca le colline!!!!
Certo che mettere un cartello con tutti
i divieti di transito (si, è proibito a parecchi mezzi!) prima
dell'incrocio con la vecchia strada eviterebbe una bella
fatica/perdita di tempo ai cicloturisti!
Finita la discesa del tunnel si torna
al solito trantran delle strade costiere delle isole, 50-100 metri di
dislivello in su e 50-100 metri di dislivello in giù...mortificante
per dei cicloturisti stanchi, anche per le pendenze che si fanno
sentire!
La confusione di Korcula è quasi
monacale in confronto a quello che troviamo a Hvar, sembra quasi di
essere all'uscita dallo stadio alla fine della partita...e siamo in
giugno!!!!
Hvar ha venduto la sua anima al turismo
da sballo che tanto appeal ha sulle orde di giovani che invadono i
locali e le vie della cittadina, filmandosi per mostrare quanto si
sono divertiti, invece di divertirsi veramente, musica che irrompe ad
alto volume da ogni locale, ragazze che fanno a gara a chi indossa
meno stoffa per attirare l'attenzione dei branchi di ragazzi in preda
ai fumi dell'alcool... non sembra poi così male!!!
Un temporale notturno mitiga finalmente
la temperatura!
26 Giugno 2017
Giornata balneare!
La colazione al porto di Krizna offre
il consueto spettacolo di manovre inesperte da parte dei lupi di mare
di giornata, momenti di pura comicità!
Il traffico nel golfo di Hvar è
veramente caotico, barche di ogni tipo e dimensione si incrociano
senza soluzione di continuità, creando un'onda locale, incrociata,
che tanta soddisfazione da ai neo lupi di mare che si sono azzardati
a noleggiare un barchino per far parte di questo caos
Al pomeriggio optiamo per una spiaggia
più decentrata ma molto più bella
La sera sembra essere addirittura
peggio della precedente, con ancora più gente, più ubriachi, meno
stoffa...ma è sul serio possibile?!??
...e siamo solo a Giugno
27 Giugno 2017
Si torna a casa!
Partiamo presto e iniziamo la salita
che ci porterà a valicare le colline protetti dall'ombra e con una
pendenza non particolarmente impegnativa
La salita passa accanto alla discarica
di Hvar, odore e spettacolo sono particolarmente sgradevoli, tanto
che è proibito fare fotografie!!!
Incontriamo un gruppetto di ciclisti
che stanno facendo un viaggio organizzato dalla BackRoad, con furgone
al seguito...
Usciti dal tratto alberato il sole
inizia a farsi sentire ma finalmente inizia a farsi sentire e vedere
anche la lavanda che riempie prepotentemente le nostre narici e i
nostri occhi
La visione del mare la sotto vale da
sola la pedalata fino a quassù
La discesa, come sempre, è troppo
breve
Come percorso è sicuramente più
interessante di quello che passa per il tunnel e non è nemmeno tanto
più faticoso, anche perché si sale e scende una sola volta, senza
fare il continuo su e giù della costa
Sbarcati a Split il “fido”
navigatore Garmin ci riporta alla macchina in pochi minuti, il caldo
è terribile, sistemiamo tutto e torniamo a casa
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