domenica 24 settembre 2017

Isole della Dalmazia

19 Giugno 2017

Arriviamo a Split attorno alle 14, dopo un lungo e caldo viaggio in macchina, posteggiamo, scarichiamo le bici, prepariamo i bagagli, memorizziamo il punto sul GPS e partiamo alla volta del porto
In pochi minuti ci troviamo a fare la fila per acquistare i biglietti per Lastovo, in un affollatissimo terminal traghetti, e siamo solo a giugno...
Fatto ciò possiamo dedicarci al pranzo, in uno dei tanti ristorantini all'ombra dell'incredibile palazzo di Diocleziano, che stupisce sempre per il mix architettonico che lo caratterizza, risultato del suo riuso e relative manomissioni subite nel corso dei secoli
Restiamo stupiti pure dalla folla di turisti e dalla presenza di 2 centurioni da selfie... quindi non sono un'esclusiva del Colosseo...
Sul traghetto siamo solo in 4 ciclisti, strano perché giugno dovrebbe essere il mese ideale per girare le isole in bicicletta...o forse ci stiamo sbagliando?!??
4 ore e mezza di traghetto non passano proprio velocissime anche se la rotta del traghetto passa per alcune delle nostre mete dei prossimi giorni, Hvar e Vela Luka
La maggior parte dei passeggeri scende a Vela Luka, lasciandoci veramente in pochi nell'ultima parte del viaggio verso Ubli porto di arrivo, dove attracchiamo attorno alle 22
Accendiamo le luci e andiamo alla ricerca dell'App Bruna, nostro alloggio per le prossime 2 notti, a Pasadur, a 3 chilometri da Ubli
La tortuosità della strada e l'illuminazione inesistente ci fanno apprezzare la potenza delle nostre luci
La mancanza di insegne ci fa perdere tempo, consentendo a nugoli di zanzare di banchettare a ogni sosta
Una bella doccia ci rilassa dopo la lunga e torrida giornata di viaggio, domani è un altro giorno e avremo il tempo di vedere dove siamo finiti...

Vis dal traghetto
20 Giugno 2017

Alla mattina il sole splende e la vista dalla terrazza della nostra camera si apre su di un mare dalle tonalità dal verde smeraldo al blu intenso, non male come inizio
La colazione è buona e abbondante, peccato doverla dividere con uno sciame di vespe affamate...
La nostra ospite oltre a interessanti indicazioni ci da anche una cartina dalla simpatica grafica con i vari percorsi ciclistici
La prima scorciatoia del mio GPS Garmin ci porta ad affrontare una strada forestale senza grosse difficoltà che ci risparmia un bel pezzo di asfalto, che incontriamo ormai a mezza costa
Poco prima di terminare la salita, incrociamo la discarica/inceneritore all'aperto dell'isola, seguita da un punto panoramico, abbinamento spaziale particolare...misteri turistici...
Giunti in vista di Lastovo ci colpisce il suo sviluppo verticale, lungo il fianco di una collina che stranamente non da sul mare ma verso l'interno dell'isola, sormontato dal castello, ora stazione meteorologica, con un dedalo intricato di viuzze e vecchie case 






Un vecchio pseudo centro commerciale sulla “strada principale” sembra l'unico insieme di negozi del luogo, poco più avanti, su di una bancarella, 3 pescatori vendono manate di pesce appena pescato, indubbiamente il turismo di massa non ha ancora lasciato il segno
Una caratteristica tipica di Lastovo sono i camini, costruiti in modo originale, diversi uno dall'altro, comunque riconoscibili come locali, riproposti nello stesso stile, riletto in chiave moderna, negli edifici più recenti


In base alle indicazioni ricevute ci rechiamo a Barje, un accesso al mare ripido e sassoso, cosa che suggerirebbe l'abbandono delle biciclette dove il sentiero è ancora pedalabile... ovviamente non ci fermiamo col risultato di doverle poi spingere al ritorno!!!!



Il mare mantiene tonalità cromatiche spettacolari ma non riusciamo a trovare un posto per poterci distendere comodamente, decidiamo quindi di proseguire col giro dell'isola, puntando verso il golfo di Porto Rus, passando per il caldo interno fino ad arrivare ad una bella salita (8%) seguita dalla altrettanto bella discesa (9%) verso il golfo, che affronteremo naturalmente in senso opposto al ritorno
Alla fine della discesa c'è un incrocio con la strada che porta al bel faro a sinistra e quella che continua dritta per il Ristorante/Albergo/Marina Porto Rosso, dove andiamo a mangiare e che propone il semifreddo di fichi e noci tra la ricca scelta di dessert, ciliegina sulla torta di un buon pasto
Lo spettacolo offerto dalle manovre degli improvvisati skipper che charterizzano barche per le vacanze senza avere la pratica necessaria per poterlo fare ci allieta il pranzo


Sulla spiaggia del ristorante ci sono una trentina di ciclisti, cosa che ci stupisce anche perché è la massima folla che abbiamo visto fino adesso sull'isola!!!!
Finito di mangiare continuiamo lungo la strada che poi diventa sterrata, nemmeno tanto semplice e inizia anche a salire, non troviamo accessi al mare ne il campeggio segnato sulla cartina, decidiamo quindi di tornare fino all'incrocio con la strada del faro per andare a una spiaggia li vicino


Verso le 6 arriva il momento della salita al 9%, finita la quale prendiamo la sterrata che parte a sinistra, evitandoci di rifare mezzo giro dell'isola e che sembra salire dolcemente, ovviamente non è così e ben presto la pendenza inizia ad aumentare e il fondo di pietre smosse rende prima difficile e poi impossibile la pedalata, bisogna di nuovo spingere...(hike-a-bike...sembra meno faticoso!!!)
La vista sul mare sottostante col sole che sta calando è spettacolare!





Dopo “troppo” tempo arriviamo in vista del “passo” e si può tornare finalmente in sella
Non si tratta in realtà di un passo, anche se siamo a quasi 500 metri di altezza, ma di una biforcazione, sulla quale staziona un pompiere per controllare gli incendi, data la visione di tutta l'isola
Proseguiamo e arriviamo alla strada che porta all'elisuperficie, fortunatamente asfaltata, vista la pendenza e la mancanza di protezioni
Arriviamo velocemente a Ubli, un set da guerra fredda, con gli alloggi della vecchia base militare a caratterizzare pesantemente il luogo
Percorrere la strada per Pasadur con la luce del giorno ci fa apprezzare la bellezza selvaggia del posto
La scelta dove cenare è limitata e i prezzi non si possono proprio dire economici
Lastovo è stata una base militare fino a poco tempo fa, circondata da un mare favoloso ma poco accessibile, non offre molti dei servizi turistici a cui purtroppo ci siamo abituati per cui, per goderne a pieno la selvaggia bellezza, bisogna sapersi adattare

21 Giugno 2017

Primo giorno d'ESTATE!
Giornata mondiale dello Yoga!
...tutte cose che non hanno influenzato minimamente la presenza di vespe alla nostra colazione!!!
Le calette attorno a Pasadur sono facilmente accessibili e sono dotate della stessa favolosa varietà cromatica del resto dell'isola, peccato non aver avuto il tempo per goderne...
Non si può certo dire che all'imbarco del traghetto di Ubli ci sia la stessa confusione incontrata a Split, ci troviamo in compagnia di un camion, 4-5 macchine, 3 moto ed un altro ciclista!
Arrivati a Vela Luka, sull'isola di Korcula, torniamo nel presente: macchine, bar, negozi, ristoranti, gelaterie, turisti, confusione...si tratta sempre di un piccolo paese ma è molto diverso da Lastovo o Ubli!
Mangiamo qualcosa e partiamo alla volta del promontorio a nord ovest di Vela Luka, anche qui gli scorci sul mare sono incredibili ma c'è una pesante edificazione di lusso a fini turistici a sostituire le vecchie case contadine...evidentemente non siamo gli unici estimatori di questo scenario paradisiaco!
Speriamo prima o poi facciano anche le strade!


La sera c'è tanta gente in giro, in porto sono attraccati uno sull'altro 4 barconi per crociere di lusso di oltre 50 metri che diffondono musica per tutto il porto...inutile avere i soldi se non li si possono esibire!
Si vede il fondo del mare anche di notte, alla faccia dell'acqua trasparente!

22 Giugno 2017

Oggi abbiamo in programma la prima pedalata impegnativa di questa vacanza che ci porterà da Vela Luka a Korcula
Cerchiamo di partire presto per evitare il caldo del pomeriggio anche se i 32° del mattino non ci lasciano del tutto indifferenti!
Il navigatore Garmin ci fa divertire anche oggi a causa del settaggio che gli consente di prendere in considerazione anche strade sterrate; su di un isola dove le strade principali non si possono certo dire trafficate, ci troviamo su di una strada parecchio secondaria e ci suggerisce di prendere una sterrata...a prima vista sembrerebbe essere un alternativa interessante, questo fino a quando la traccia nel mondo reale finisce in un prato di cespugli spinosi...è incredibile come una donna possa trovare poco divertente questo genere di svago...seguiamo la traccia virtuale e, sanguinanti, ritroviamo l'asfalto
Raggiungiamo Blato il cui centro è interessante, con un particolare viale alberato, mentre la parte periferica sembra in abbandono
Decidiamo di raggiungere Smokvica per le colline, scelta abbastanza interessante anche se non regala la vista del mare e c'è parecchia salita da fare...
Incontriamo in senso opposto alcuni ciclisti, che fanno parte di un viaggio organizzato con macchina al seguito, c'è poco da dire, salite al 8-9%, affrontate coi bagagli e temperature attorno ai 35° fanno sorgere a tutti il desiderio di bici leggere, bibite ghiacciate etc etc
Fortunatamente ci sono anche delle belle ma troppo corte discese, dei pezzi di bosco ombroso e qua e la si torna anche a vedere il mare



Dopo un lungo susseguirsi di lunghe salite e brevi discese arriviamo a Korcula, splendido paese in stile veneziano







La differenza di confusione vissuta tra Lastovo e Vela Luka si ripropone tra quest'ultima e Korkula, invasa dal turista straniero, locali e ristoranti sono presi d'assalto ed è difficile farsi strada per le strette vie del centro
Riusciamo comunque a trovare uno spazio decoroso dove stendere i nostri teli da mare, in una sorta di spiaggia comunale, piuttosto frequentata, a fianco della piscina e della marina, per cui possiamo godere dello spettacolo delle manovre dei grossi cabinati che la riempono
Korcula si dimostra sicuramente più mondana delle località visitate in precedenza

23 Giugno 2017

Oggi giornata balneare con esplorazione prima verso nord ovest e cioè Kneza, sulla strada per il quale vediamo grossi investimenti edili con case turistiche futuristiche e di gran lusso senza però adeguare tutto il resto...solo i prezzi nei locali sembrano essersi adeguati ai ricconi che un giorno verranno in vacanza qui invece di andare a Saint Tropez o Portofino
A parte le case da ricchi non c'è un granché da vedere, inoltre soffia un fastidioso vento, per cui decidiamo di andare direttamente a Lumbarda, a sud di Korcula, spiaggia di sabbia, con un bel baretto, musica, noleggio SUP, canoa, ombrellone e lettino da spiaggia per pochi euro: il sogno del turista balneare
Nel parcheggio ci sono una cinquantina di bici a pedalata assistita, tutte uguali e tutte quindi con la targhetta del temporaneo utilizzatore, altra declinazione dei viaggi in bici organizzati
Come sempre cercare di togliere la sabbia da tutti i posti in cui si è infilata porta via del tempo, e non riesce mai fino in fondo
La serata è molto meno affollata rispetto a ieri consentendoci così di girare Korcula con molta più tranquillità

24 Giugno 2017

Oggi ci trasferiamo sull'isola di Hvar, partiamo col traghetto delle 9 da Domince e lasciamo Orebic circa alle 9.30, la salita non è terribile ma è molto trafficata, per fortuna non è molto lunga e presto iniziamo la discesa verso Trpanj, dove arriviamo con un discreto anticipo che ci permette di andare a bere qualcosa al bar cercando un po' di refrigerio dal solito insolito caldo

Trpanj
Da Trpanj il traghetto ci porta a Ploce, porto industriale a tutto tondo: petrolio, carbone, container, etc, non si fanno mancare niente!
Arriviamo all'ora di pranzo quindi ci fermiamo a mangiare per evitare di pedalare nelle ore più calde...sembra di essere al ristorante della sauna! O nella sauna...?!??
La Magistrala è molto più trafficata rispetto alle strade delle isole e, ovviamente, non c'è un metro di pianura


Arriviamo a Drvenik attorno alle 15, piuttosto assetati, andiamo a fare il biglietto per Sucuraj e vediamo che stanno caricando velocemente un mini traghetto, fuori orario, andiamo a vedere e siamo i penultimi a salire a bordo con 45 minuti di anticipo rispetto all'orario previsto
Andiamo alla ricerca del bar per toglierci la sete dopo la biciclettata sulla Magistrala, per scoprire amaramente che il mini traghetto ne è sprovvisto come del resto di locali con l'aria condizionata!!!!
Sul mini traghetto, se cerchi refrigerio, stai fresco!!!!




Arrivati a Sucuraj la nostra ospite, Ida, per prima cosa ci offre, fortunatamente, da bere, nonché fichi e scorze d'arancia candite di casa, un benvenuto mai così apprezzato!
La sera ceniamo in uno dei pochi locali che ci sono, apprezzando la calma del luogo dopo la confusione di Korcula
Oggi il caldo si è fatto sentire parecchio e le previsioni meteo danno caldo torrido anche per la giornata di domani, con la tappa più lunga della vacanza, che ci porterà fino a Hvar

25 Giugno 2017

Andiamo a fare colazione in paese e oggi farà caldo, molto caldo!
Partiamo e per fortuna la salita non è tremenda, il traffico è legato agli arrivi dei traghetti per cui concentrato in brevi periodi, si passa per qualche sparuto campo di lavanda, si vedono dei bei scorci di mare e la strada è nettamente meglio dell'ultima volta che siamo passati di qua, per cui arriviamo a Jelsa stanchi ma non stremati, nonostante la temperatura!
Ripartire dopo il buon pranzo e i molti litri di acqua, comunque insufficienti alla reidratazione, è parecchio arduo, e i falsopiani che portano a Starigrad non aiutano
A Starigrad inizia la salita con tratti al 10% che porta al tunnel per il versante meridionale dell'isola e Hvar
Anche oggi il mix caldo, bagagli e pendenza non ci fa divertire, se poi, terminata la salitae arrivati all'imbocco del tunnel, si scopre che è vietato il transito alle bici, le imprecazioni sono d'obbligo
Dopo averlo passato siamo d'accordo che farlo è piuttosto pericoloso, vista la larghezza limitata e l'impossibilità di sorpassare le bici in caso di traffico in entrambi i sensi, per nostra fortuna non abbiamo praticamente incontrato traffico
Ovviamente per andare a prendere il traghetto a Starigrad bisognerà passare per la vecchia strada che scavalca le colline!!!!
Certo che mettere un cartello con tutti i divieti di transito (si, è proibito a parecchi mezzi!) prima dell'incrocio con la vecchia strada eviterebbe una bella fatica/perdita di tempo ai cicloturisti!
Finita la discesa del tunnel si torna al solito trantran delle strade costiere delle isole, 50-100 metri di dislivello in su e 50-100 metri di dislivello in giù...mortificante per dei cicloturisti stanchi, anche per le pendenze che si fanno sentire!


La confusione di Korcula è quasi monacale in confronto a quello che troviamo a Hvar, sembra quasi di essere all'uscita dallo stadio alla fine della partita...e siamo in giugno!!!!
Hvar ha venduto la sua anima al turismo da sballo che tanto appeal ha sulle orde di giovani che invadono i locali e le vie della cittadina, filmandosi per mostrare quanto si sono divertiti, invece di divertirsi veramente, musica che irrompe ad alto volume da ogni locale, ragazze che fanno a gara a chi indossa meno stoffa per attirare l'attenzione dei branchi di ragazzi in preda ai fumi dell'alcool... non sembra poi così male!!!
Un temporale notturno mitiga finalmente la temperatura!

26 Giugno 2017

Giornata balneare!
La colazione al porto di Krizna offre il consueto spettacolo di manovre inesperte da parte dei lupi di mare di giornata, momenti di pura comicità!
Il traffico nel golfo di Hvar è veramente caotico, barche di ogni tipo e dimensione si incrociano senza soluzione di continuità, creando un'onda locale, incrociata, che tanta soddisfazione da ai neo lupi di mare che si sono azzardati a noleggiare un barchino per far parte di questo caos
Al pomeriggio optiamo per una spiaggia più decentrata ma molto più bella




La sera sembra essere addirittura peggio della precedente, con ancora più gente, più ubriachi, meno stoffa...ma è sul serio possibile?!??
...e siamo solo a Giugno

27 Giugno 2017

Si torna a casa!
Partiamo presto e iniziamo la salita che ci porterà a valicare le colline protetti dall'ombra e con una pendenza non particolarmente impegnativa
La salita passa accanto alla discarica di Hvar, odore e spettacolo sono particolarmente sgradevoli, tanto che è proibito fare fotografie!!!
Incontriamo un gruppetto di ciclisti che stanno facendo un viaggio organizzato dalla BackRoad, con furgone al seguito...
Usciti dal tratto alberato il sole inizia a farsi sentire ma finalmente inizia a farsi sentire e vedere anche la lavanda che riempie prepotentemente le nostre narici e i nostri occhi


La visione del mare la sotto vale da sola la pedalata fino a quassù





La discesa, come sempre, è troppo breve
Come percorso è sicuramente più interessante di quello che passa per il tunnel e non è nemmeno tanto più faticoso, anche perché si sale e scende una sola volta, senza fare il continuo su e giù della costa

Sbarcati a Split il “fido” navigatore Garmin ci riporta alla macchina in pochi minuti, il caldo è terribile, sistemiamo tutto e torniamo a casa


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