mercoledì 28 maggio 2014

Ciclabile del Quarnero 2014

APRILE-MAGGIO 2014

Non fatevi illusioni, una ciclabile del Quarnero per il momento non esiste, esistono si dei pezzi di ciclabile su Krk e Rab ma niente di più, l'idea vera della nostra "ciclabile" è quella di sfruttare gli spostamenti via mare per evitare la Magistrala, spettacolare quanto pericolosa strada costiera croata.
Per non perdere l'abitudine siamo partiti prendendo la ciclabile con rotta Opatija, attraverso le strade deserte e sterrate della ciceria, scampando ad attacchi di cani e a sterrate più tecniche del previsto.
A Opatija abbiamo trovato l'imponente hotel Imperial, dove abbiamo potuto/dovuto fare il nostro primo red carpet ciclistico per poter sistemare le bici per la notte, queste si sono soddisfazioni...
Il secondo giorno prevedeva l'arrivo a Baska sulla parte sud di Krk, da dove una volta partiva il traghetto per Lopar su Rab, traghetto che ora si prende a Valbiska, tagliando di fatto Baska fuori dal flusso del turismo di passaggio.
Il passaggio sul ponte tra il continente e Krk è interessante, peccato si debba usare il passaggio pedonale, insufficiente per un transito pedalato con portapacchi e borse.
Come sempre ci siamo tenuti su strade secondarie passando sulla parte orientale dell'isola.
Il passo per arrivare a Baska non perdona, sono circa 300 metri di dislivello, ma su di una salita di discreta pendenza (circa 10%) senza tante curve e con un notevole traffico veicolare, molto meglio la salita dal versante opposto, le discese sono belle a prescindere...
Il terzo giorno abbiamo rifatto il passo dal versante più interessante e siamo passati per la ciclabile di Krk per arrivare a Valbiska dove abbiamo preso il traghetto per Lopar.

per informazioni: www.lnp.hr

Da Lopar parte una ciclabile ancora in costruzione verso Rab.
Il quarto giorno abbiamo fatto un bel giro dell'isola ancora in un letargo pre stagione turistica.
Esiste un servizio di traghetto per le persone e le bici, non molto frequente in questo periodo ma che diventa giornaliero durante la stagione estiva, tra Rab e Lun sull'isola di Pag.

per informazioni: www.rapska-plovidba.hr o presso l'ufficio informazioni di Rab

Il quinto giorno non essendoci il traghetto abbiamo preso un taxi boat che in una quarantina di minuti ci ha traghettato sull'altra sponda: l'isola di Pag.
Presso Lun abbiamo visitato il giardino degli olivi dove si trova un olivo che ha circa 1600 anni!
Arrivati a Novalja l'abbiamo vista ingrandita rispetto a pochi anni fa: evidentemente la trasgressione attira un notevole numero di turisti e i relativi soldi...
Pag è un paesino che lascia qualche interrogativo, strutture imponenti in totale degrado da una parte del ponte e alberghi lussuosi dall'altra?!??
Il sesto giorno siamo arrivati a Zadar dove abbiamo dormito in pieno centro città vecchia, luogo molto frequentato e di notevole vitalità.
Il giorno successivo abbiamo continuato a gironzolare per la città da veri turisti.
L'ottavo giorno abbiamo preso il traghetto che, una volta alla settimana in questo periodo, ogni giorno in stagione estiva, unisce Zadar a Mali Losinj, passando per Ist, Olib, Silba e Premantura.

per informazioni: www.jadrolinija.hr

Partendo una volta alla settimana questo traghetto diventa il punto di raduno dei ciclisti che passano da queste parti e vogliono evitare la Magistrala, abbiamo avuto così modo di conoscerne qualcuno tra cui due ciclo viaggiatori piuttosto seri, che hanno girato parecchio impegnati, con la figlioletta di neanche un anno, sulla Atene-Colonia, per qualche ispirazione andate pure sul loro sito:

www.travelnerd.eu

Dal traghetto ci siamo entusiasmati per le piccole isole che si toccano, prive di traffico veicolare e dove l'acqua è limpida e di un bel turchese: torneremo!
Arrivati a Mali Losinj con un'ora di ritardo abbiamo incontrato altri ciclisti impegnati sulla rotta opposta, del resto chi viaggia deve passare per certi punti, è ovvio, ma fanno lo stesso una strana sensazione questi incontri fugaci, con tante informazioni da scambiare e insufficiente tempo per farlo.
Preparate le bici abbiamo fatto una tirata fino a Cres dove ci aspettavano per cena.
Il nono giorno siamo ritornati in Istria puntando verso Motovun, passando per Pazin, anche questa volta scampando agli attacchi dei cani lasciati liberi.
Motovun è molto particolare e mi piace sempre passarci.
Il decimo giorno ci attendeva la Parenzana, segnata notevolmente dalle piogge, con molto fango e pozzanghere, una Parenzana che non avevamo mai visto in queste condizioni.
Sono stati 10 giorni molto interessanti, segnati in parte dalla pioggia, ma che hanno mostrato comunque qual è il vero fascino della bicicletta: la libertà.








Baska


Il passo verso Baska


Traghetto per Lopar



Rab














...1600 anni e non sentirli!






...the road to "MOVIDA"!








Pag












Zadar






Il corteo del 1° Maggio


Il verde in città


Vestigia veneziane


Giorni piovosi




Il celebre tramonto di Zadar





...7 ore + 1 di ritardo sono lunghette!



I grifoni di Cres







Motovun




La "solita" Parenzana






Nessun commento:

Posta un commento