martedì 2 maggio 2017

Ciclovia del Po Giorno 2

20 Aprile 2017 Bellombra-Guastalla

Oggi, come ieri, splende il sole e la temperatura è fresca, limitando sensibilmente la sudorazione e quindi la necessità di rifornirsi di acqua, semplificando il viaggio, visto che di fontanelle non c'è ne neanche l'ombra...e già che siamo in discorso, anche di ombra ce ne veramente poca
Inizio tornando qualche chilometro sui miei passi, seguendo le indicazioni della mia ospite, per non perdermi l'oasi naturalistica di Panarella, istituita per tutelare un habitat particolare creatosi in una doppia ansa del fiume
Questa riserva assieme ad altre nella zona crea un polo d'attrazione naturalistico appena al di fuori del parco del delta


I primi 50 chilometri di ciclovia del Po di ieri avevano anticipato quale sarebbe stato il leitmotiv del viaggio, una visione dall'alto dell'argine sulla campagna, talvolta sul fiume, ogni tanto sulla parte "posteriore" di qualche paese bloccato nella sua espansione da questo confine fisico
Inizio a trovare altri paesi che hanno invece scelto di dedicare la loro parte “buona” all'argine, costruendo le facciate degli edifici importanti verso questa ingombrante costruzione terrazzata, simil tempio maya, con scalinate monumentali, ad unire la vita del paese a questo protettore/punto di osservazione privilegiato sulla loro sottostante fonte di sopravvivenza
Ogni tanto ci sono pure delle case dal lato “sbagliato” dell'argine, con tutta una serie di artifici per resistere ad una eventuale piena
Volendo tornare nella civiltà bisogna però forzatamente abbandonare la favorevole posizione sopraelevata e scendere nella campagna sottostante
Si viaggia per così dire, un po' em- arginati!


Proseguendo aumentano le attività economiche e ludiche sull'acqua, attirando/attivando la mia attenzione un po' troppo rilassata
Dopo una cinquantina di chilometri arrivo alla deviazione per Ferrara, meta teorica del mio viaggio di 6 giorni, solo un cartello nel viaggio ridotto
La ciclabile è ampiamente aperta al traffico per cui capita di incontrare ogni mezzo a motore, dal camion al mega trattore dai più vari rimorchi
Il fondo stradale varia da asfalto liscio, molto rugoso a strada bianca, cosa che incide relativamente sulla velocità, molto più sensibile al fastidioso vento contrario
Durante una delle rare soste per rifocillarmi, mentre sono intento a consultare la mappa del percorso su di un cartello, vengo avvicinato da un attempato automobilista che pensava fossi dedito al meretricio...dovrò smettere di depilarmi le gambe!
Non si vedono più tanti animali ma incontro il primo (e unico) gruppetto di ciclo viaggiatori
Qui l'Eurovelo 8 incrocia l'Eurovelo 7 o strada del sole, che unisce Capo Nord a Malta


Il tran tran continua fino a quando, vista l'esperienza di ieri, decido di anticipare la ricerca di un letto per la notte, riapro il mio ufficio mobile sul manubrio della bici con cartina, telefonino e GPS e trovo l'agriturismo Antica Golena, con ristorante, vicino al centro di Guastalla, ampiamente raggiungibile con la luce del giorno
Bene, non è piacevole girare per strade buie e trafficate
Arrivato a Borgoforte vedo che c'è il ponte e la strada verso Guastalla, ma il GPS mi da indicazioni diverse, proseguendo sulla sponda sinistra, per strade secondarie
Analizzo le due opzioni e scelgo la strada leggermente più lunga ma meno trafficata e continuo a seguire le indicazioni, tutte ancora da interpretare, del GPS
Ad un certo punto vedo un ponte di barche, il primo che noto, e penso a quanto sia particolare ma anche anacronistico come costruzione
Dopo un po' arrivo al "mio" ponte di barche, quello anacronistico visto in precedenza, anche quello che avrei dovuto attraversare per arrivare a Guastalla e che invece è chiuso!
...certo che se avessero messo una mezza indicazione a Borgoforte sarebbe stato sicuramente meglio, torno indietro, mi sparo sulla statale stretta e trafficata, col sole al tramonto, e cerco di arrivare il prima possibile

Il sole sta scendendo e bisogna appena tornare indietro....
Ovviamente non trovo l'agriturismo al primo colpo e nemmeno al secondo, grazie anche alle indicazioni sbagliate di Google Maps, e quando ci arrivo è già buio, siamo in mezzo alla campagna ed è tutto chiuso, per fortuna ci sono dei spiragli di luce alle finestre, suono e qualcuno risponde...dopo quasi 9 ore di bici e con una leggera fame sono contento di scoprire che, pur non essendo il classico ristorante che mi ero immaginato, c'è comunque la possibilità di mangiare una serie di prelibatezze fatte in casa

Anche oggi vado a dormire contento!

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