20 Aprile
2017 Bellombra-Guastalla
Oggi, come
ieri, splende il sole e la temperatura è fresca, limitando
sensibilmente la sudorazione e quindi la necessità di rifornirsi di
acqua, semplificando il viaggio, visto che di fontanelle non c'è ne
neanche l'ombra...e già che siamo in discorso, anche di ombra ce ne
veramente poca
Inizio
tornando qualche chilometro sui miei passi, seguendo le indicazioni
della mia ospite, per non perdermi l'oasi naturalistica di Panarella,
istituita per tutelare un habitat particolare creatosi in una doppia
ansa del fiume
Questa
riserva assieme ad altre nella zona crea un polo d'attrazione
naturalistico appena al di fuori del parco del delta
I primi 50
chilometri di ciclovia del Po di ieri avevano anticipato quale
sarebbe stato il leitmotiv del viaggio, una visione dall'alto
dell'argine sulla campagna, talvolta sul fiume, ogni tanto sulla
parte "posteriore" di qualche paese bloccato nella sua
espansione da questo confine fisico
Inizio a
trovare altri paesi che hanno invece scelto di dedicare la loro parte
“buona” all'argine, costruendo le facciate degli edifici
importanti verso questa ingombrante costruzione terrazzata, simil
tempio maya, con scalinate monumentali, ad unire la vita del paese a
questo protettore/punto di osservazione privilegiato sulla loro
sottostante fonte di sopravvivenza
Ogni tanto
ci sono pure delle case dal lato “sbagliato” dell'argine, con
tutta una serie di artifici per resistere ad una eventuale piena
Volendo
tornare nella civiltà bisogna però forzatamente abbandonare la
favorevole posizione sopraelevata e scendere nella campagna
sottostante
Si viaggia
per così dire, un po' em- arginati!
Proseguendo
aumentano le attività economiche e ludiche sull'acqua,
attirando/attivando la mia attenzione un po' troppo rilassata
Dopo una
cinquantina di chilometri arrivo alla deviazione per Ferrara, meta
teorica del mio viaggio di 6 giorni, solo un cartello nel viaggio
ridotto
La
ciclabile è ampiamente aperta al traffico per cui capita di
incontrare ogni mezzo a motore, dal camion al mega trattore dai più
vari rimorchi
Il fondo
stradale varia da asfalto liscio, molto rugoso a strada bianca, cosa
che incide relativamente sulla velocità, molto più sensibile al
fastidioso vento contrario
Durante una
delle rare soste per rifocillarmi, mentre sono intento a consultare
la mappa del percorso su di un cartello, vengo avvicinato da un
attempato automobilista che pensava fossi dedito al
meretricio...dovrò smettere di depilarmi le gambe!
Non si
vedono più tanti animali ma incontro il primo (e unico) gruppetto di
ciclo viaggiatori
Qui
l'Eurovelo 8 incrocia l'Eurovelo 7 o strada del sole, che unisce Capo
Nord a Malta
Il tran
tran continua fino a quando, vista l'esperienza di ieri, decido di
anticipare la ricerca di un letto per la notte, riapro il mio ufficio
mobile sul manubrio della bici con cartina, telefonino e GPS e trovo
l'agriturismo Antica Golena, con ristorante, vicino al centro di
Guastalla, ampiamente raggiungibile con la luce del giorno
Bene, non è
piacevole girare per strade buie e trafficate
Arrivato a
Borgoforte vedo che c'è il ponte e la strada verso Guastalla, ma il
GPS mi da indicazioni diverse, proseguendo sulla sponda sinistra, per
strade secondarie
Analizzo le
due opzioni e scelgo la strada leggermente più lunga ma meno
trafficata e continuo a seguire le indicazioni, tutte ancora da
interpretare, del GPS
Ad un certo
punto vedo un ponte di barche, il primo che noto, e penso a quanto
sia particolare ma anche anacronistico come costruzione
Dopo un po'
arrivo al "mio" ponte di barche, quello anacronistico visto
in precedenza, anche quello che avrei dovuto attraversare per
arrivare a Guastalla e che invece è chiuso!
...certo
che se avessero messo una mezza indicazione a Borgoforte sarebbe
stato sicuramente meglio, torno indietro, mi sparo sulla statale
stretta e trafficata, col sole al tramonto, e cerco di arrivare il
prima possibile
Il sole sta scendendo e bisogna appena tornare indietro.... |
Ovviamente
non trovo l'agriturismo al primo colpo e nemmeno al secondo, grazie
anche alle indicazioni sbagliate di Google Maps, e quando ci arrivo è
già buio, siamo in mezzo alla campagna ed è tutto chiuso, per
fortuna ci sono dei spiragli di luce alle finestre, suono e qualcuno
risponde...dopo quasi 9 ore di bici e con una leggera fame sono
contento di scoprire che, pur non essendo il classico ristorante che
mi ero immaginato, c'è comunque la possibilità di mangiare una
serie di prelibatezze fatte in casa
Anche oggi
vado a dormire contento!
Con le foto xe sai più bel!!!!!!
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