martedì 2 maggio 2017

Ciclovia del Po Giorno 4

22 Aprile 2017 San Colombano al Lambro-Alessandria (Torino)

Sulla carta Pavia dista una trentina di chilometri di strada trafficata oppure quelli che saranno più di 55 chilometri di ciclabile, ampiamente sterrata, senza segnaletica se non brevemente nella prima parte ancora condivisa con la via Francigena
Incontro un po' di “pellegrini” a piedi e un cicloturista, evidentemente non è la stagione per affrontare questo percorso in bici
Il percorso alterna sterrate a strade poco trafficate e poi, in seguito ad un'altra deviazione per lavori in corso, sono costretto a tornare sulla strada normale, rendendomi conto che, in fondo in fondo, lo sterrato non è poi così male...
A Pavia si passa brevemente per il particolare centro, sarebbe bello potergli dedicare cinque minuti per una visita veloce e invece imbocco il ponte coperto sul Ticino e proseguo verso il Piemonte
Ora la ciclovia inizia a incrociare più di una strada pesantemente trafficata, da attraversare velocemente, sperando non ci siano i coccodrilli del Serengeti....
Nemmeno qui sono stati fatti grossi investimenti per attirare i cicloturisti, pericolosi attraversamenti di strade trafficate, strade sterrate piene di buche o con il fondo di sassi di fiume e sabbia... più che attirarli si cerca di mandarli via...
Una volpe attraversa la strada scappando proprio davanti alla mia ruota...
Ad un certo punto è il momento di puntare su Alessandria per prendere il treno e raggiungere la compagnia a Torino
Lascio l'incarico al GPS che mi porta sulla sponda destra e mi fa raggiungere Valenza per la ciclovia destra del Po, finalmente collinosa, per poi scendere ad Alessandria
Qui il GPS, che ogni giorno aveva dato l'avviso di batteria scarica pur portandomi lo stesso a destinazione, si spegne, cosa imbarazzante per il GPS top della gamma Garmin in ambito escursionistico, forse sarebbe meglio togliere qualche inutile funzione e garantire un'autonomia sufficiente per almeno una giornata in bici...con quello che costa!
Potrebbe anche bastare posizionare la presa micro USB in modo che, dovendolo alimentare per sostenere l'autonomia limitata, non interferisca col manubrio quando il GPS è posizionato sul suo costoso supporto dedicato...
Consultando il telefonino, con una semplice app gratuita, raggiungo comunque la stazione e da qui in meno di un'ora sono a Torino
Approfitto del viaggio per ricaricare il GPS che mi porta preciso a destinazione...forse invece di spegnerlo durante le soste avrei dovuto ricaricarlo?!??
Le otto ore in bici di oggi sono state abbastanza pesanti per il pessimo fondo sterrato e il solito vento contrario Come previsto sarebbero serviti almeno sei giorni per un viaggio veloce, senza divagazioni turistiche, anche se la quantità e soprattutto la qualità dello sterrato sono state una grossa sorpresa
La mancanza di segnaletica in Lombardia rallenta notevolmente il ritmo, senza un GPS le soste per orientarsi sarebbero state infinite, non credo che chi gira in bicicletta lo faccia per passare il tempo a cercare la strada ma penso lo faccia per trovarla e percorrerla!!!!
Viaggiare, molto spesso da solo, sull'argine, sopra la campagna, con i propri pensieri, senza preoccuparsi troppo del traffico, è stata sicuramente la parte migliore del viaggio

Ovviamente avere del tempo in più, da poter dedicare alla visita delle città che si sfiorano, a gustare la buona cucina locale e la mia compagna per apprezzare tutto ciò assieme, avrebbero reso il viaggio più appagante... ma è andata così...

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